Terminazione innovativa delle cover crop nel Progetto X-Cover

Obiettivi della terminazione meccanica e sviluppo di un prototipo innovativo

La terminazione meccanica si basa sull’uso di attrezzi che con funzioni diverse danneggiano le piante. L’efficacia di distruzione dipende da molti fattori, i più importanti dei quali sono lo stadio di sviluppo della cover crop, i parametri operativi di lavoro, la biomassa aerea delle cover crop, il tipo di apparato radicale e le condizioni meteorologiche dopo l’intervento. Il Progetto X-COVER si è posto quindi l’obiettivo di confrontare l’efficacia di attrezzi singoli o in combinazione su specie diverse a diverso stadio di sviluppo, valutandone i relativi costi operativi in termini di consumi energetici e di lavoro.

Poiché normalmente le aziende svolgono la terminazione utilizzando le macchine per lavorazioni secondarie del terreno presenti nel loro parco mezzi (normalmente l’erpice a dischi), il progetto ha sviluppato un prototipo dedicato alla terminazione meccanica che consenta di sperimentare differenti combinazioni di utensili, opportunamente progettati e singolarmente regolabili nei loro parametri di lavoro.

Il prototipo per la terminazione meccanica delle cover crop è stato progettato e costruito studiando le condizioni di massima efficacia di danneggiamento della vegetazione (taglio/schiacciamento ed eradicazione) da parte di organi lavoranti (rullo crimperdischiancore) e poi combinandoli per ottenere il maggior effetto di distruzione della coltura di copertura.

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L’utilizzo di mezzi meccanici per la distruzione delle colture di copertura non è considerato sempre completamente efficace, soprattutto se la coltura ha una biomassa importante. Soluzioni alternative al diserbo devono garantire la completa devitalizzazione delle colture di copertura e la possibilità di procedere correttamente alla preparazione del letto di semina e alla semina della coltura da reddito successiva. Le attività svolte nel progetto hanno consentito di acquisire dati sull’effetto di elementi lavoranti (singoli o in combinazione) sul danneggiamento della vegetazione e hanno permesso di ottenere utili indicazioni sull’utilizzo del prototipo al fine di massimizzarne l’efficacia.

Il prototipo è stato realizzato da un’azienda manifatturiera del settore meccanico-agrario, in stretto contatto con il Dipartimento di Ingegneria meccanica di UniMi. Il prototipo è stato consegnato alla fine del mese di gennaio del 2021 presso l’azienda didattico sperimentale dell’Università degli Studi di Milano “A. Menozzi” di Landriano (PV), dove sono state svolte gran parte delle prove di terminazione meccanica del progetto X-COVER.

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Il prototipo è costituito da un telaio porta attrezzi sensorizzato, da collegare all’attacco a tre punti del trattore, in grado di accogliere in maniera modulare uno o più attrezzi di terminazione. Dopo la consegna presso l’azienda di Landriano, all’inizio del mese di marzo del 2021 sono stati effettuati i test preliminari del prototipo di terminazione e, successivamente, sono state svolte le prove parcellari ed i rilievi per valutare l’efficacia della combinazione di attrezzi utilizzata anche in relazione allo stato del suolo e della coltura.