Prove sperimentali e risultati

Nel mese di marzo 2021 sono stati effettuati i test preliminari del prototipo in pieno campo; successivamente, il prototipo per la terminazione meccanica delle cover crop è stato utilizzato nelle prove parcellari svolte a Landriano nei mesi di marzo e aprile.

Le prove sono state effettuate su orzo e veccia che erano stati seminati nell’autunno dell’anno precedente per tale scopo. Il prototipo ha lavorato su parcelle randomizzate in cui erano presenti le due cover crop a diversi stadi fenologici, testando differenti moduli, sia singolarmente, sia in combinazione fra loro.

Per ogni cover crop è stato allestito un campo sperimentale di circa 6000m2 suddiviso in 60 parcelle. Ogni parcella, tranne le sei utilizzate come testimone, è stata terminata con i vari moduli, singoli o in combinazione. Ulteriori sei parcelle sono state trattate con disseccante totale (Glyphosate). Sull’orzo sono state fatte due terminazioni in due momenti diversi (metà marzo e 23 aprile 2021) con il prototipo configurato con dischi e ancore in diverse combinazioni di velocità e inclinazione.

Immagine che contiene aria aperta, erba, Tappezzante, Pianta non vascolare

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La veccia è stata invece terminata in un solo momento (23 aprile 2021) per permettere alla cover crop di svilupparsi ancora nel periodo primaverile e apportare vantaggi maggiori al suolo ed alla coltura successiva (sorgo). Al momento della terminazione la veccia risultava molto sviluppata e il prototipo ha incontrato alcune difficoltà nella terminazione. In particolare l’utilizzo del rullo crimper non è risultato efficace nella distruzione di questa cover crop.

Nella primavera 2021 presso l’azienda partner Fiori di Belgioioso (PV), sono state effettuate le prove di terminazione (chimica e meccanica) della segale, avvenuta il 19/05/2021 allo stadio di antesi. Si è allestito un campo sperimentale composto da 4 blocchi in ciascuno dei quali si è scelto di verificare l’effetto sul contenimento delle infestanti su soia, seminata pochi giorni dopo la terminazione, dei residui vegetali in decomposizione della segale terminata secondo i seguenti trattamenti: 1) Glifosate + Prototipo (= rullo crimper seguito da doppia dischiera), 2) Prototipo, 3) Rullo crimper, 4) Rullo crimper + Strip till, 5) tesi di controllo dove i residui vegetali sono asportati. Durante il ciclo colturale della soia (giugno, luglio, inizio ottobre) è stato eseguito il monitoraggio di diverse variabili per verificare l’effetto dei trattamenti sulla crescita di biomassa di soia, sulla biomassa delle infestanti nell’interfila, sulla loro biodiversità (n. specie), sul grado di copertura del suolo da parte dei residui, e sulla loro decomposizione e incorporamento nel suolo.

A tal fine, nelle tre epoche di monitoraggio si raccolgono in ogni blocco per ogni trattamento biomassa di soia, biomassa delle infestanti per quantificare la percentuale di copertura sia delle infestanti sia dei residui di segale, e tre sottocampioni di suolo a tre diverse profondità entro i primi 30 cm.

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Nella primavera del 2022 le prove di terminazione meccanica sono state ripetute su parcelle di orzo e veccia nel campo sperimentale di Landriano. Su orzo sono stati testati due momenti diversi di terminazione (seconda metà di marzo e inizio spigatura) mentre sulla veccia solamente uno (indicativamente prima metà di aprile). Le prove sono state eseguite con gli attrezzi leggermente modificati sulla base di alcune evidenze emerse nelle prove dell’anno precedente. Le migliorie apportate agli organi lavoranti del prototipo hanno riguardato la maggiore angolazione delle dischiere, così da ottenere un effetto più aggressivo, e l’inserimento di alette laterali alle ancore per migliorare l’azione di taglio delle radici. Queste parcelle sono state confrontate con una tesi di terminazione chimica con Glifosate. L’annata 2022, caratterizzata da forte siccità, ha evidenziato, oltre ad una crescita meno rigogliosa delle cover crop, una maggiore tenacia del terreno che ha in parte ostacolato l’azione delle ancore, impedendone il dovuto interramento e riducendone, così, l’efficacia di terminazione.

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Entrambi gli anni di sperimentazione, a distanza di 1, 2 e 3 settimane dalla data di terminazione, sono stati effettuati i rilievi mediante l’impiego di una camera 3D e un sensore multispettrale. La successiva analisi dell’immagine ha permesso di calcolare la percentuale di piante ancora vive e, quindi, di valutare l’efficacia di terminazione per ogni trattamento considerato. L’allestimento della trattrice

 si sviluppa nella parte frontale con il posizionamento dei sensori sul braccio semovente, viene predisposta una camera multispettrale, per il rilievo di indici vegetativi correlati con il vigore della cover crop ed una fotocamera per il rilievo del profilo dell’area lavorata e della zollosità del terreno;

 entrambi i sensori vengono alimentati tramite inverter, collegato direttamente alla batteria del trattore. All’interno della trattrice viene posizionato un computer che permette la registrazione dei dati misurati mediante un software, archiviandoli per ogni parcella.

I risultati relativi all’efficacia di terminazione dell’orzo nei due anni di prove sono riassunti in questo grafico

: i moduli che hanno permesso di ottenere i migliori risultati sono le ancore, i dischi offset (inclinati di 15°) e la combinazione tra i due.

Per quanto riguarda la veccia invece, i moduli che hanno evidenziato una maggiore efficacia sono i dischi offset e la combinazione fra dischi offset e le ancore. Questo grafico riassume i risultati ottenuti sulla veccia.

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Accanto alle prove parcellari sono state inoltre allestite delle prove di pieno campo su orzo con le due migliori combinazioni di attrezzi (rullo crimper e dischi offset) e con due ripetizioni a velocità di 6 km/h e di 12 km/h. Questa serie di prove ha avuto come obbiettivo la caratterizzazione meccanica del prototipo sviluppato misurando – mediante un telaio sensorizzato interposto tra l’attacco a tre punti del trattore e la macchina stessa – la forza di trazione necessaria alle varie lavorazioni e il corrispondente rendimento globale al trattore, parametro questo che influenza in modo determinante l’assorbimento di potenza e consumo di gasolio nell’operazione.